Siete già in fila a Genova per prendere il traghetto alla volta della Sardegna? In questo caso credo abbiate sbagliato punto di partenza per il nostro viaggio, perché alla Palau che intendo io ci si arriva con un volo intercontinentale!
Preparate dunque la pochette salva-vita con spazzolino, dentifricio e deodorante da portare con voi in aereo, perché il viaggio è lungo: questa volta vi porto in Micronesia!
L’arcipelago di Palau conta centinaia di verdissime isole vulcaniche e coralline, che secondo la mitologia si sono formate dalle ceneri di una divinità chiamata Chuab.
Con una media di 28 gradi tutto l’anno, questo angolo di mondo è ottimo per delle passeggiate all’aria aperta alla scoperta ad esempio delle cascate Ngardmau – con i suoi 217 metri di altezza, le più alte della Micronesia – e per oziare in spiagge da sogno.
Ma è ciò che sta sotto il pelo dell’acqua ad essere di maggior attrattiva per coloro che approdano a Palau. Il diving è infatti l’attività più amata qui. Dal Jellifish Lake (sì, avete letto bene), in cui ci si immerge tra centinaia di meduse non urticanti, ai reperti sottomarini della seconda guerra mondiale, si ha davvero l’imbarazzo della scelta!
Degni di nota sono il canale di Ulong, noto anche per il passaggio di squali e polpi e il meraviglioso Blue Corner, con la sua corrente talvolta forte, ma ricco di granchi porcellana e rigogliose gorgonie.
Se state quindi cercando un’estensione mare da abbinare al vostro viaggio in Oriente, oppure semplicemente siete patiti di luoghi sconosciuti ed evocativi Palau è la scelta giusta!