Natale nel mondo

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Puntuale come l’uvetta nel panettone, ecco il mio articolo natalizio!

Vi prometto un nuovo giro del mondo a suon di tradizioni… e stranezze!

Ebbene sì, perché di stare tra le righe non mi è mai piaciuto, quindi voglio darvi degli spunti interessanti di cui fare tesoro. Ah, potete anche utlizzarli come sagaci aneddoti durante il pranzo di Natale, per zittire la prozia di turno al suo primo “allora, ma tu quand’è che ti sposi?“.

E allora, via che si va! Iniziamo dai simpatici giapponesi, consumisti e pragmatici fino al midollo, che non avvertono chiaramente il Natale come una festa spirituale. Ancora relativamente considerata una novità in Giappone, questa festa vede sì una serie di addobbi e luci per le Natale nel mondostrade sin dal mese di novembre (cosa che ad alcuni di noi fa salire la fregola), ma se immaginiamo questa ricorrenza in stile orientale, possiamo già ben intuire di che tipo di illuminazioni stiamo parlando: Time Square potrebbe impallidire al cospetto di alcune installazioni giapponesi! Nel paese del Sol Levante il Natale è però anche l’occasione perfetta per scambiarsi i regali, esattamente come in occidente. L’unica piccola differenza, è che anziché farlo accompagnati da un bel pandoro spolverato di zucchero a velo, i giapponesi lo fanno a suon di delizioso e salutare… pollo fritto! Un vero e proprio piatto tipico del periodo! E per concludere in bellezza, visto che in Giappone spesso si fanno prendere la mano dall’entusiasmo, non è raro incontrare i simboli tipici cristiani legati a questa festa, contaminati da altri simboli non religiosi ma altrettanto tipici. Imbattersi dunque in un Babbo Natale crocifisso è dunque del tutto normale, no panic.

Spettacolare e meraviglioso è il Festival delle Lanterne Giganti nelle Filippine. Il sabato prima della vigilia di Natale lantern-festival-658307_960_720 a San Fernando, undici villaggi si danno battaglia per ottenere l’ambito premio di miglior costruttore di lanterne dell’anno. Un festival che tra l’altro attira moltissimi turisti, quindi se avete un’agenzia viaggi di fiducia, il consiglio è quello di farvi costruire un pacchetto ad hoc per volare ad assistere a quest’inusuale festival (resterete davvero colpiti, altro che la solita Thailandia!). Dagli iniziali allestimenti ampi poco più di un metro e realizzati solo con la classica carta giapponese da origami, oggi le lanterne arrivano addirittura a 6 metri e sono composte dai materiali più disparati, per un effetto ipnotico da caleidoscopio garantito!

In Islanda, terra dalla popolazione totale pari alla provincia di Lecco, ma dall’industriosità mai scontata, durante i 13 giorni che precedono il Natale compaiono per le strade 13 creature chiamate Jólasveinar.Natale nel mondo

I bambini non hanno tregua: ogni sera, per tutte e tredici le sere, sono infatti tenuti a lasciare le loro scarpe più belle alla finestra, finché il folletto del giorno non giunge per donare regali a quelli buoni e patate marce a quelli cattivi. Creativi no? Altro ché carbone!

E non avete ancora letto niente, perché i tredici troll hanno dei nomi davvero divertenti, legati al guaio che ciascuno potrebbe causare se irritato o provocato: Palo di recinto è ad esempio il folletto che tormenta il bestiame, c’è poi Gratta-pentole, dallo scopo lampante e il subdolo Fissa-canali, che attraversa i corsi d’acqua per raggiungere le stalle, dove ruba tutto il latte. Poi ci sono Stúfur, Askasleikir e Þvörusleikir, che leccano le scodelle e i cucchiai altrui. Vi sfido a trovare uno scherzo più terribile! Ma non dimentichiamo il fastidiosissimo Sbatti-porte e Skyrgámur che ruba il formaggio, seguito a ruota dal fratello Bjúgnakrækir, che invece si appropria delle salsicce – a ciascuno il suo, mi par giusto. C’è poi lo spione Gluggagægir che si apposta alle finestre: una specie di palo, mentre gli altri rubacchiano in giro per le case. Probabilmente è lì per dare il via libera a Gáttaþefur, che si introduce nelle credenze per fare una scorpacciata di dolci. Non dimentichiamo l’infido Uncina-carne e Kertasníkir, che invece ruba le candele. Niente di grave in quest’ultimo caso, direte voi, basta accendere la luce. E invece no, perché nel periodo natalizio le candele sono fatte di lardo, quindi si tratta di una ghiottoneria da sottrarre a tutti i costi!

I paesi del Nord sono davvero pittoreschi in quanto a tradizioni, è il caso della Norvegia, in cui se vedete sparire broom-1437605_960_720scope e palette non c’è niente di cui preoccuparsi. Per una sera si rinuncia a spazzare per terra, chiudendo a chiave le  scope migliori in ripostigli e armadi, dal momento che durante la vigilia di Natale una strega potrebbe penetrare in casa alla ricerca di un bel mezzo di trasporto lustro e nuovo da cavalcare!

Non che la vecchia Europa si risparmi in quanto a stranezze: durante le festività natalizie, in Austria i bambini sono vittime di un terrorismo psicologico che carbone della Befana, levate proprio! Qui, infatti, esiste Krampus, un terribile demone dalle sembianze sataniche che punisce i bimbi cattivi. In combutta con San Nicola, Krampus cattura i bambini cattivi e li conduce via con sè tra inquietanti scricchiolii di catene e campanacci. Questa tradizione è ancora viva anche in alcune zone d’Italia, come la il Friuli Venezia Giulia ad esempio.

 

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E in Sud America? A parte che in alcune regioni si festeggia in costume ed infradito, essendo lì le stagioni invertite, una tradizione curiosa la possiamo incontrare a Caracas. Durante il veglione della vigilia di Natale, chi sa pattinare inforca i propri rollerblade e via… verso la Messa di Natale! Comodo, no?

lights-1088141_960_720In Colombia le feste iniziano all’insegna della luce. Il Giorno delle Candeline in onore della Vergine Maria vede le città colombiane accendersi completamente: alle finestre spuntano candele e lanterne di ogni tipo, per un risultato davvero emozionante! Giochi di luce più elaborati che mai sono messi in piazza in alcune cittadine, per accaparrarsi l’illuminazione più mozzafiato.

 

Allora zia, ancora interessata a sapere quando mi sposerò?!

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Laura Maisano

Laura Maisano

Spericolata viaggiatrice, prima che agente di viaggio. Maggiolina, occhi blu. Capricciosa, amante del vino, creativa ed entusiasta di tutto. Per lei se un viaggio non è un'avventura, allora non vale la pena partire. laura.maisano@myboardingpass.it