Va bene, lo ammetto, ho un debole per l’Oriente. Ma che ci volete fare, è questione di stomaco… in tutti i sensi! Quando viaggio amo assaggiare il più possibile le pietanze tipiche del luogo e bacchetto severamente chi non lo fa.
Siccome la moda e le tendenze hanno introdotto una ventata di Corea del Sud nel nostro quotidiano, vi invito a visitare questo Paese caleidoscopico e divertente, variegato e sorprendente in primo luogo a partire dal cibo.
KIMCHI:

il kimchi è uno dei piatti tipici, il quale vanta delle origini antichissime – si parla di addirittura tremila anni fa! – e arricchito nel tempo, grazie alle contaminazioni cinesi e occidentali.
Praticamente un pasto completo, è composto da foglie di cavolo cinese (fresche in estate, fatte fermentare in salamoia in inverno), verdure come ad esempio ravanelli, pasta di gamberetti salati, peperoncino piccante, talvolta acciughe, zenzero, aglio e scalogno o cipollotto fresco. Il bello è che è un piatto estremamente gustoso e salutare, ottimo anche per chi sta attento alla linea in quanto contiene pochissime calorie!
Una nota sul motivo perché questo piatto è così importante: per la sua preparazione è impiegata una tecnica chiamata gimjang, inserita a pieno diritto nella lista dei patrimoni intangibili dell’umanità dall’UNESCO!
BIBIMBAP:

divertentissimo anche da pronunciare – oltre che un piacere per gli occhi – il bibimbap (letteralmente “riso mescolato”) è un piattone a prova di bomba che contiene verdure, uova e carne di manzo (o pollo). Non può mancare ovviamente il riso e l’immancabile punta di piccante che in Corea è quasi un must: la salsa di peperoncino. A piacere anche olio di semi di sesamo.
Si serve tradizionalmente nel dolsot, una ciotola di pietra calda. Qui gli ingredienti vengono cotti e mescolati, per un risultato davvero gustoso!
Molti suggeriscono sia proprio il bibimbap il piatto rappresentativo della cucina coreana. Come abbiamo già detto, cromaticamente è uno spettacolo, perché ogni tonalità è associata ad un nutriente preciso, per un risultato davvero vario e salutare!
BUNGEOPPANG:

io ho un debole per l’estro orientale e adoro il fatto che i corani siano fuori come un balcone, tanto dall’andare letteralmente pazzi per un dolce tipico a forma di una carpa.
Non potevo che concludere con un prodotto dolciario, no? Questi simpatici pescetti si chiamano bungeoppang – più facile a indicarsi sul banco di un chiosco, che a dirsi! – e la traduzione letterale di questa stramba parola è appunto “carpa carassio dolce”.
Si prepara per mezzo di una piastra simile a quella per i waffles, mentre il pesciolino è farcito principalmente con pasta di fagioli rossi. Il che ci ricorda un po’ i dolci nipponici. Non è un caso, visto che è il bungeoppang è stato introdotto qui proprio dai giapponesi all’inizio del 1900.
Si tratta di un dolcetto molto divertente da gustare soprattutto camminando, dal momento che è il prodotto di punta dei chioschi di street food!
Insomma: cucina coreana… saranghae (ti amo)!