Edimburgo dei fantasmi

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Chi è stato ad Edimburgo lo sa: è una città dall’aura macabra, gotica e oscura.

E’ uno di quei luoghi del mondo che cambia completamente faccia a seconda delle condizioni del tempo. Se è una giornata di sole, la capitale scozzese è senza dubbio un piacere per gli occhi, ma quando il cielo si fa grigio o solo sotto una spruzzata di pioggia, ecco che si trasforma nella capitale del mistero.

A conferirle questa caratteristica personalità concorrono la sua tipica architettura, il suo castello imponente e svettante e il fatto che tra le sue stesse strade umide e strette serpeggino ancora oggi leggende e miti legati a fantasmi e oscure presenze.

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Basta fare un salto a Grassmarket. Quello che oggi, ricco di birrerie e locali, è un punto di ritrovo di giovani, un tempo era teatro di impiccagioni di ladri, assassini, ma anche di oppositori dell’anglicanesimo. Qui esiste un pub chiamato The Last Drop, l’ultima goccia. Si dice che era proprio qui che i condannati a morte venissero condotti per bere un ultimo sorso prima di andare incontro al loro destino… proprio a pochi passi dal locale.

Ma non è tutto: nei sotterranei esistono un’infinità di cunicoli e vie lastricate nascoste… quasi una seconda città sommersa, ovviamente popolata da spiriti. Sotto il Royal Mile, dopo il calar del sole, guide esperte sono pronte a condurre i visitatori alla scoperta di ciò che di giorno è invisibile agli occhi, narrando al contempo macabri aneddoti alla luce di tremule lampade ad olio. In queste celle di mattoni traslucidi sui quali è ancora possibile distinguere ombre contorte, gli appestati venivano murati vivi durante l’epidemia del XVIII secolo.

Tornando in superficie, non sono pochi gli artisti di strada che omaggiano l’aspetto tetro della città. Non è raro infatti trovare street performers che deliziano la folla con accattivanti racconti dell’orrore.04

Anche i ponti hanno un connotato macabro ad Edimburgo.

Uno di questi è il ponte dei morti, che non poteva avere nome più altisonante. In realtà parliamo del North Bridge, ma è anche noto come il ponte del diavolo, se il suo primo nome non dovesse destare abbastanza brividi. La storia? In occasione della sua inaugurazione si decise che la prima persona a camminare sul ponte avrebbe dovuto essere una donna di 100 anni, la più anziana della città. Sfortunatamente, questa morì il giorno prima, ma la municipalità decise di farla sfilare lo stesso, imbellettandone il cadavere. Ponte dei morti in questo caso calza proprio a pennello.

Da non perdere è anche il cimitero di Greyfriars, una vera cittadina popolata di spettri. Pare che qui si verifichino fenomeni paranormali. Non solo strani scricchiolii e fruscii tra le tombe, ma anche svenimenti e allucinazioni tra chi lo visita. Volete provare il brivido?

Per i più pigri, c’è il Ghost Bus, che parte in concomitanza del Monumento a Sir Walter Scott. Si tratta di un tour guidato della città che consente di non camminare a lungo e che tocca le aree più spettrali di Edimburgo, raccontandone sapientemente i risvolti lugubri. Non è poi così turistico come si pensa, è un’esperienza carina da fare insieme alle innumerevoli “case di tortura” che spuntano qua e là per la città.

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Laura Maisano

Laura Maisano

Spericolata viaggiatrice, prima che agente di viaggio. Maggiolina, occhi blu. Capricciosa, amante del vino, creativa ed entusiasta di tutto. Per lei se un viaggio non è un'avventura, allora non vale la pena partire. laura.maisano@myboardingpass.it